NUOVO ASILO NIDO IN LOCALITÀ LUVIGLIANO COMUNE DI TORREGLIA (PD)

About This Project

Il progetto si riferisce ai lavori di costruzione dell’Asilo Nido “Piccolo Principe”, previa demolizione della ex Scuola Elementare Tito Livio di Luvigliano nel Comune di Torreglia (PD).

Per l’approvazione del progetto si è proceduto all’acquisizione del parere del Parco Regionale dei Colli Euganei e Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Venezia, Belluno, Padova e Treviso, per gli aspetti paesaggistici e ambientali.

L’asilo è stato realizzato per ospitare 30 bambini, suddivisi in 10 lattanti e 20 tra semidivezzi e divezzi completo dei servizi generali necessari alla propria attività.

Si è valutato attentamente affinché nello sviluppo della progettazione il nuovo asilo nido assumesse chiara riconoscibilità e caratteri identificabili nella memoria collettiva e legati alla storia dei luoghi e alla tradizione locale del costruire; per quanto possibile instaurando rapporti con gli altri luoghi rilevanti dell’intorno attraverso visuali, in particolare con la Villa dei Vescovi. ll progetto infatti ha assunto come prioritaria la conservazione delle relazioni visive dell’area con il contesto paesaggistico e con altri elementi del sistema naturale e antropizzato.

Mancando riferimenti locali forti e caratteristici, si desumono dalle indagini svolte alcuni parametri posti a fondamento della progettazione: la linearità e il rigore della configurazione volumetrica; la volontà di realizzare un edificio finito e di qualità che costituisca un elemento parametrico dell’edificato; la scelta di materiali tipici della tradizione locale, anche se non riproposti nelle forme vernacolari; linguaggio architettonico non mimetico ma che rivendica una propria autonomia nello sviluppo degli obiettivi prefissati; evidenza della funzione sociale e psicopedagogica dell’asilo nido, con l’impiego di forme elementari associate al valore didattico e formativo dell’uso del colore.

Il progetto prevede in particolare nelle nuove pavimentazioni esterne l’uso di materiali e tecnologie drenanti che consente il parziale riutilizzo delle stesse e la rapida reimmissione in falda, in modo da non introdurre modificazioni della funzionalità ecologica.

E’ inoltre installato un impianto per la raccolta, il recupero, la filtrazione e il riutilizzo dell’acqua meteorica per usi domestici come il risciacquo dei wc e l’irrigazione del giardino. L’impianto è composto da un serbatoio da interro da 5000 lt.

Il progetto si prefigge inoltre il parziale utilizzo di energie provenienti da fonti rinnovabili, che principalmente si esplicano in un impianto di produzione di energia termica a pompa di calore elettrica e un impianto di generazione di energia termica a mezzo di moduli fotovoltaici in silicio amorfo integrati nella copertura in metallo.

Nella progettazione della nuova scuola si è perseguito l’obiettivo di conseguire una chiara riconoscibilità con caratteri identificabili nella memoria collettiva e legati alla storia dei luoghi e alla tradizione locale del costruire, compatibilmente con le attuali tecnologie costruttive.

I materiali sono stati scelti in modo da rimandare ad usi polivalenti, diversi per forma, texture o colore, che ‘contaminandosi’ nella percezione stimolino la polisensorialità.

Date

20 November

Category
Strutture Collettive