Interior design e Space planning

La città e la casa non vengono solo costruite ma anche vissute

INTERIOR DESIGN E SPACE PLANNING

Il luogo produttivo e di vita sono elementi in continua evoluzione, che crescono con noi e con le nostre esigenze.

 

Urban Design / Space Planning

Il progetto dei luoghi urbani prevede, fondamentalmente, di intervenire nella definizione di uno spazio collettivo. Prioritariamente, per noi, è necessario indagare e conoscere la storia urbanistica e architettonica del luogo in cui si dovrà intervenire.

In altri termini la ricerca del genius loci, quale insieme delle caratteristiche socio-culturali, architettoniche, di linguaggio, di abitudini che caratterizzano un luogo, un ambiente, una città. Elaborando tali informazioni, con ausilio degli strumenti dell’architettura e dell’ingegneria, vogliamo perseguire un risultato autentico, originale, non mimetico, quale contributo alla lettura della storia del luogo e delle proprie stratificazioni, tra le quali il nostro intervento potrà costituire continuità con le preesistenze.

La città non è solo costruito ma anche vissuto, nella quale l’esperienza diretta e l’uso collettivo degli spazi pubblici deve stimolare la creazione di segni e significati che contribuiscano alla creazione della memoria collettiva del luogo. Ci piace infatti pensare che si possa riallacciarsi con il presente alle storie e al vissuto passato per dare un nuovo impulso ai luoghi dell’abitare collettivo, soprattutto quando questo avviene dall’interno di procedimenti urbanistici complessi, volti a rinnovare preesistenze obsolete.

Interior Design ai luoghi dell’abitare

La progettazione degli spazi interni interviene in modo discreto ma profondo nei tre ambiti del nostro vivere quotidiano (ABITARE – LAVORO – TEMPO LIBERO), tanto più che nel tempo i margini si sono dissolti, in favore di un continuum tra i vari ambiti.

Il mondo del lavoro è in continua evoluzione: le attuali tecnologie della comunicazione stanno determinando mutamenti importanti nelle modalità del lavoro. Il luogo produttivo per eccellenza, la fabbrica, muta di dislocazione, di dimensioni e di forma.

Il compito etico e sociale degli architetti e degli ingegneri non può prescindere dalla previsione dei futuri scenari del lavoro: siamo chiamati a immaginare spazi che consentano/promuovano lo sviluppo di future modalità di lavoro e nuove creatività.

Ora più che mai il mondo del lavoro deve privilegiare la flessibilità dei ruoli, la comunione delle idee.

E quindi i luoghi del lavoro, ma certamente del tempo libero e soprattutto dell’abitare devono rispondere a questi nuovi scenari sociali, a cui vogliamo rispondere chiaramente con i nostri strumenti specifici, muovendo dall’ideazione, passando per la progettazione e infine alla costruzione degli ambienti interni privati e collettivi.

Il rispetto della triade vitruviana (firmitas, utilitas, venustas) trova comunque riscontro nel nostro operare, che muove appunto da un approccio olistico, integrando i vari aspetti della costruzione, tra i quali la progettazione degli spazi interni rappresenta un tassello importante, carico di significati legati appunto alla nostra vita quotidiana, espressi con una profonda conoscenza dei materiali e dei modi della costruzione, permettendoci di sviluppare organismi complessi fino alla definizione del dettaglio esecutivo, il tutto in una gestione integrata del progetto.