INTERVENTI DI SUPERAMENTO BARRIERE ARCHITETTONICHE NELLA CHIESA DI S.ANDREA APOSTOLO IN TREVISO, PIAZZA S.ANDREA 2

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Urban Design
About This Project

L’intervento si prefigge di consentire la piena accessibilità della Chiesa di S.Andrea Apostolo alle persone con ridotta capacità motoria, con interventi compiuti secondo un atteggiamento che mira al contempo alla salvaguardia del bene storico e al superamento delle barriere architettoniche esistenti che ne limitano la piena fruizione da parte dei fedeli.

La proposta sviluppata, che ha ottenuto Nulla Osta ai sensi dell’art. 21 dl D.Lgs. 42/04 dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio del Veneto Orientale si configura nella creazione di una piattaforma orizzontale posta al livello del pavimento chiesa, servita da una rampa di accesso laterale e da gradini frontali.

Il nuovo manufatto si dispiega dall’ingresso laterale di sinistra verso l’esterno della Chiesa, con l’intenzione di costituire il minor impatto visivo nei confronti della facciata.

Il contesto storico, il carattere e la particolare configurazione dell’intervento hanno suggerito l’atteggiamento che si è cercato di assumere in questa proposta.

Primariamente la originalità dell’intervento, ovvero il requisito linguistico, dichiaratamente contemporaneo ma senza eccessi verbali, rifuggendo pure da indulgenze sintattiche mimetiche o in eccessiva assonanza con i manufatti contestuali.

Secondariamente la reversibilità dell’intervento, ovvero il requisito temporale, di un oggetto che non intende stravolgere permanentemente il contesto in cui viene collocato: manufatto innanzitutto funzionale e pertanto modificabile o sostituibile in funzione di future mutate esigenze.

I materiali avranno caratteristiche di compattezza e durabilità agli agenti atmosferici e a urti o collisioni accidentali.

Il metallo sarà un acciaio inox AISI 316 sabbiato (la superficie trattata ricorda la grana della ghisa di fusione) in profili commerciali, fissato con saldatura in officina e assemblaggio con viterie a testa svasata esagono incassato. Il marmo avrà spessore adeguato e in particolare dovrà essere verificata una spiccata antigelività. La scelta del marmo avverrà nell’ambito della pietra d’Istria, con verifica preventiva delle caratteristiche della pietra disponibile, il cui tono dopo lavorazione dovrà ricordare la pietra d’Istria costituente i gradini di ingresso originali.